Il Percorso Protostorico ricalca in buona parte l'itinerario stabilito dal Parco conosciuto come Sentiero Protostorico n. 11, i cui punti di accesso si trovano a Prestino e si snoda in parte sulla strada carrabile (cioè quella che conduce alle baite) e in buona parte sui sentieri nel bosco. Tocca le 9 aree archeologiche più fruibili ed attrezzate per il pubblico anche se i rinvenimenti avvenuti in questa zona ed in quella circostante sono più di 100 la maggior parte relativi alla Cultura di Golasecca.
Con il termine “cultura di Golasecca” si è soliti indicare un vasto gruppo culturale che si sviluppa nella prima età del Ferro (circa IX-V secolo a.C.) nel territorio che comprende il Canton Ticino e la Val Mesolcina nei Grigioni, la Lombardia occidentale, parte del Piemonte orientale e la pianura fino al corso del Po, fiume che costituisce il suo confine meridionale. All'interno di quest'ampia estensione geografica si possono distinguere almeno tre facies culturali che corrispondono a tre zone di maggiore densità demografica: l'area a sud del Lago Maggiore con gli attuali comuni di Sesto Calende, Golasecca e Castelletto Ticino, i dintorni di Bellinzona e, appunto, i dintorni di Como con l'importante necropoli della Ca' Morta.
Per quanto riguarda la cronologia e la periodizzazione dei materiali, oltre ad un “momento formativo” collocabile nel Bronzo Finale (XII-X secolo a.C.), definito Protogolasecca e suddivisibile in tre fasi (Ascona I, Ascona II, Ca' Morta-Malpensa), si possono distinguere tre periodi principali ciascuno dei quali ripartito in fasi e sottofasi: Golasecca I (IX - VII secolo a.C.), suddiviso nelle fasi A1, A2, B e C; Golasecca II (VI – inizi V secolo a.C.) con le fasi A, A/B e B; Golasecca III (secondo quarto V – inizi IV secolo a.C.), suddiviso nelle fasi A1, A2 e A3. Già il Castelfranco aveva elaborato, nel 1875-1876, una prima suddivisione cronologica in due periodi (I e II) in base alle associazioni nei corredi funerari presenti nelle necropoli di Castelletto Ticino-Golasecca-Sesto Calende; il terzo periodo fu identificato solo in un secondo momento nelle necropoli del Lodigiano e nei dintorni di Como, mentre era assente nelle necropoli del comprensorio ticinese.
Le testimonianze archeologiche che ci sono rimaste di questa importante cultura sono derivate quasi unicamente dai materiali dei corredi funerari. Nei dintorni di Como e, recentemente anche nel comprensorio ticinese, si sono rinvenute anche cospicue tracce di strutture abitative, ma gli studi in questo ambito sono certamente meno sviluppati di quelli riguardanti le necropoli.