I rinvenimenti più antichi di Mariano Comense sono stati effettuati da Renato Bellotti presso le località Cascina Bellotti e Riviera. Si tratta un discreto quantitativo di materiale litico consistente in nuclei, lame, grattatoi, troncature, denticolati, cuspidi foliate in selce ed in asce, accette e levigatoi in pietra verde. I reperti, provenienti comunque sempre da contesti sporadici, non molto distanti tra loro, sono stati in parte anche mescolati tra loro. Resta comunque l’importanza dell’attestazione della presenza umana, ai confini dell’attuale abitato, già a partire dal Mesolitico e Neolitico.
Presso il Museo Civico P. Giovio di Como si conservano reperti relativi all’età del ferro provenienti da Mariano Comense, la cui unica fonte è un articolo di Baserga del 1919. Si tratta di una punta di lancia in ferro e di oggetti ornamentali in bronzo come anelli e resti di fibule a sanguisuga e a navicella. Fu rinvenuta anche una perla di pasta vitrea, oggi non più reperibile. Anche se non si è più in grado di ricostruirne l’ubicazione, molto probabilmente provenivano da un contesto tombale del VI-V secolo a.C.. Pur in presenza di dati ormai definitivamente perduti, resta l’importanza del ritrovamento che attesta la quasi ininterrotta presenza umana nel territorio di Mariano Comense già a partire da questo periodo.
Per ulteriori approfondimenti:
AA.VV. Storia di Mariano Comense, I, 1999.